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domenica 22 novembre 2009

8 Marzo Maria Rita Cardarelli


bannerpoesia, inserito originariamente da Spoletoweb.






Ehi tu, mi porti al mare il primo giorno di primavera?
Non sei esattamente ciò che desideravo ma fa lo stesso.
Si soffoca in queste stanze e io ho bisogno di aria di
Trovare uno spazio di mare dentro me
Un soffio di vento in queste giornate lisce come
Carta oleosa sulle quali pattino come
un guerriero disarmato





Sono qui.
Ben piantata sulle mie gambe
a testa alta guardo il cielo
Orecchie tese e occhi aperti,
voglio prenderlo tutto questo mondo e chiuderlo dentro di me per sempre
Fischietto e penso a quanto amo questa vita
e a quanto
lei amerà me
perché io lo voglio con tutta la mia forza.





Giro e rigiro nel mio frullatore
Entro, esco, salgo, scendo, penso e
Ripenso mangiando le unghie
Strappando i capelli
Esausta mi accascio
E la notte dormo come un sasso
Dimentica di tutto




Guardo i fiori del mio giardino,
ogni fiore un ricordo,
ogni petalo un affetto,
mi aggiro tra i piccoli viali
della mia vita
ne sento i profumi
ne ricordo i suoni
ma non sono prigioniera
del mio passato
ho tante cose ancora dire. Ora.





Un sorriso per ogni giorno che passa
Un cappello nuovo,
una sciarpa di seta,
un’essenza di violetta
ed ecco che la forza della vita
mi solletica la punta delle dita
e anche questa rima non voluta
è da prendere con ironia





Non mi sei piaciuto affatto l’altra volta,
mi guardavi con un’aria strafottente
di chi vuol tenere in pugno
il silenzio che si conviene
a una realtà così perbene
tutti insieme tutti insieme
la domenica mattina
tra un caffè e una brioche
e tu, con quel vassoio in mano
pronto a poggiarlo sulla nostra
tavola con gesto familiare come
se fosse tutto normale
ma io ho il coraggio di guardarti
e tu abbassi lo sguardo perché
leggi nei miei occhi che per te
non c’è domani.







Quanta strada dietro di me,
ho osservato tutto e tutti
con l’occhio acuto di un’aquila
e ho letto la storia
negli occhi della gente



Sto al centro della mia vita
Come spiga che non si piega
Il vento mi dà suggerimenti:
il futuro è nelle mie mani.




Sola sul palco
Scopro l’ebbrezza dell’esibizione
Brivido.
Mostrarsi, piacersi, piacere.
Qualcosa da trasmettere.
Emozione.
Cercare una lacrima nel buio
E.. trovarla.
Commozione.
Inchinarmi all’applauso del pubblico.
Pausa: riflessione.



CIò che davamo per scontato
Oggi purtroppo non lo è
Duro è stato conquistare
Ma ancor più duro è mantenere:
non possiamo abbassare la guardia.




Cambio.
La vita, i tempi, i modi.
Cambio amore.
Cambio la prospettiva degli incontri,
la retta della mia parola.
Cambio la mia facci,
tra i mie denti
solo il tuo sorriso.




Adesso che è notte
Provo e riprovo a
Pensarti davvero.
Cos’altro dovrei dirti
Che ancora non ti ho detto.
Parole accartocciate
Lasciate in un cassetto.
Polvere, inchiostro, carta,
consunto sentimento.





Seducente curva
Occhio liquido traverso
Fotogramma di un amore
Diverso/perverso
Dentro/fuori
Dentro/fuori
Entro ed esco
Non mi fermo
Tra i miei seni
C’è il mio cuore
Sei il mio fiore
Nel deserto






Mi dicevano di stare zitta
E allora io pensavo.
Il pensiero non è quantificabile
E allora io pensavo all’infinito
In infinito tempo.
E ancora penso,
ancora senza limiti vago
su pensieri impervi,
pensieri scoscesi,
avventure meravigliose
tutte mie, solo mie.




La luce inonda la stanza-
Distesi.
Un uomo dorme,
immagino i suoi sogni.
Entro senza far rumore nell’abisso
Del suo sonno.
Prendo su di me il suo dolore
Lo sciolgo in un fiume di risate.





La pioggia scende a gocce
Piccole, compatte.
La mia acqua esce dagli occhi
E si mescola al mare.
Sale con sale
Acqua con acqua
Le gocce dei miei occhi
L’immensità del mare
E navighiamo di notte
E ci perdiamo nel buio
Arriveremo con l’acqua
Prima o poi.





La donna guarda perplessa il suo futuro
Alla finestra
Bagliori rossi le tende della casa.
Lenzuola sudate sparse ad asciugare.
Una amore notturno consumato da poco.
Un treno è partito, un altro arriverà.




Siediti qui, accanto a me.
Guardiamo il temporale che arriva.
Dammi la mano e respira tranquillo:
non c’è paura, non c’è dolore,
solo il nero del cielo
e il rosso del lampo.
Respira con me:
è giunto il nostro tempo.



La donna guardava il mare
E non c’era niente di poetico in questo.
Era un’osservazione meticolosa, puntuale,
di ogni minima variazione sullo stato delle cose.
Nonostante il suo cappello bianco
Non aveva nulla di poetico.
Distante,
per niente indulgente,
anche con il mare:
troppo azzurro.





Forse dovremmo sederci, parlare.
Parole che stentano a uscire.
Sembriamo piloti pronti a decollare.
Cinture di sicurezza: allacciare.
Di quello che penso
Non ti ho detto niente,
immagino solo per giorni e nottate,
ma poi quando provo a parlare,
non esce che un suono distratto, frusciante.
E’ un disco che gracchia.
Buttarlo, andare a dormire.

ESA BANG


ESA BANG, inserito originariamente da Spoletoweb.




micromuseo
via mercato 21 spoleto info@micromuseo.it tel 0743 224973 3296128911

ESA BANG AL MICROMUSEO IN “LA SPOSA OCCIDENTALE”PERFORMANCE LIVE

Sabato 8 luglio ore 20.00 con replica alle 23.00 Esa Bang si mette in gioco all’interno di micromuseo in V.del Mercato 21 a Spoleto.Quanti volessero interagire all’interno del micromuseo come spettatori attivi della performance dovranno prenotare la presenza vista la limitata disponibilita’di spazio(telefono curatore 329 6128911 Luca Ricci).L’ingresso e’ gratuito e l’artista
si raccomanda affinche’ non partecipino minorenni,cardiopatici e donne incinta.Enzo Correnti si occupera’ della “sposa occidentale” in qualita’ di costumista e Umbro Saliti della fotografia.
la scenografia rimarra’ quella della mostra in corso su cinema e rivoluzione.La musica sara’curata tecnicamente da DJ Sydney Rome;curatore Luca Ricci
Uniamo a questo comunicato stampa in allegato anche il testo critico di Savino Marseglia,critico e curatore di Palazzo Datini a Prato,ed il testo critico di Suomen.
recensione di Suomen.
"Al momento l'unica persona degna di portare il nome d'artista è Esa Bang " ( Martyn Zadeka)
"...la performance di Esa Bang "La Sposa Occidentale",in cui l'artista, nota per aver collaborato come modella e performer per vari artisti internazionali ( vedi biografia su www.artforartist.org) ,ha elaborato una singolare messa in scena iperrealistica della sposa,vista da Esa come icona autodistruttiva della donna,come identità negata,perchè soffusa e soffocata dietro al velo di presunte certezze e palesi incertezze" (Suomen

Esa Bang
Un vulcano in eruzione
C’è un’artista che ha “la libertà”, direbbe lei, come chiodo fisso. Questo perché ogni persona non dovrebbe forse aver diritto a realizzare i propri sogni, noi stessi che per primi siamo fatti di sogni per dirla con le parole di Shakespeare ? Perché per essere ciò che veramente siamo, dobbiamo continuare a subire ogni sorta di prigione religiosa, sociale e morale in un sistema che ci tarpa le ali e priva ciascuno di noi della propria identità ?
Per Esa Bang l’arte non può essere ridotta ad una semplice attività passiva: essa è un vero e proprio mezzo di sopravvivenza, la manifestazione di una precisa urgenza interiore, che si traduce in un atto di liberazione con cui talvolta è duro misurarsi.
La sua opera trova le sue ragioni più profonde nel tentativo di minare alle fondamenta tutte quelle istituzioni-tabù, quali ad esempio il matrimonio, la denuncia di quelle violenze non solo fisiche che troppe volte hanno a che fare con le intolleranze religiose, l’abolizione delle distinzioni tra i sessi fino ad arrivare al dolore del suo “non essere”.
Su ognuno di questi temi, questa straordinaria e versatile performer conduce da ormai cinque anni una propria e originale ricerca nutrita da un impegno profondo e da una sferzante tensione creativa. Il suo corpo messo in gioco diventa protagonista indiscusso delle sue struggenti performances.
Le sue membra pensanti interagiscono l’una con l’altra riappropriandosi di una dimensione carnale ed immaginifica negletta, storicamente posta ai margini dall’ipocrisia di una cultura dominante da sempre impegnata a nascondere il marcio della propria sporcizia morale e ideologica attraverso lo svilimento dell’immaginazione soggettiva e il rifiuto dell’autenticità e della libertà della vita.
La stessa vita, indomita e ribelle, di Esa Bang – per sbarcare il lunario lavora come modella vivente – è la vera fonte di ispirazione delle proprie performances live attraverso cui in modo realistico descrive situazioni di vita vissuta al di fuori delle regole, denuncia l’ipocrisia e la falsità delle convenzioni morali e l’abbandono da parte dell’essere umano dello stadio naturale della vita. Il risultato finale si concretizza in una straordinaria capacità comunicativa ed espressiva corroborata dall’uso di linguaggio originale e “ribelle” che sa andare diretto al cuore dei sensi e colpirlo.
Quello che più colpisce lo spettatore ne “La Sposa Occidentale” è il realismo portato alle estreme conseguenze dell’evento.
Una naturalezza imperturbabile anima la gestualità del corpo, che con la sua indolenza irrompe nello spazio, si dilata, trascina il pubblico su cui si riversa la ritualità stessa del matrimonio, per poi prendere il ritmo accelerato del respiro con cui viene plasmata la falsa identità della cerimonia, per finire con la lacerazione del vestito bianco, espressione di una ritualità violata. La fissità assente del volto e il corpo nudo e immobile sono infine i mezzi con cui si palesa ai nostri occhi il dramma.
La ricerca creativa di Esa Bang è una denuncia aperta e di grande efficacia sulle contraddizioni dei ruoli imposti da un sistema sociale e culturale logoro e desolato nella sua alienante monotonia. Vi è il tentativo di denunciare la falsità dell’identità femminile, di svelare gli aspetti politici, sociali e religiosi celati nella parola “matrimonio”.
Ciò che interessa all’artista è unire la dimensione soggettiva della libertà e dell’amore, senza separarli da se stessi: la libertà diventa condizione positiva della realtà, l’amore, possibilità vitale dell’essere di vivere tanti amori nel corso temporaneo della vita.
Attualmente Esa Bang lavora ad una serie provocatorie di immagini fotografiche del suo corpo, trasformato dalla sua capacità espressiva in diverse identità femminili, col fine di scavare nel suo profondo intimo. Una ricerca creativa intrigante che irrompe come un vulcano in eruzione, animato da un movimento continuo e incessante, che distrugge tutto ciò che ostacola e opprime la vita. Un vulcano, che nella sua forza distruttrice, lascia affiorare infiniti sentieri caldi e solchi profondi di libertà afferrandoci alla vita.

Testo critico di Savino Marseglia

Edgardo Abbozzo


Edgardo Abbozzo, inserito originariamente da Spoletoweb.
MICROMUSEO ALL'OSPEDALE:EDGARDO ABBOZZO



La mostra fotografica di Mario Caio Garrubba (che ha avuto un notevole apprezzamanto di "critiche" e di pubblico),cede il passo alla nuova esibizione :Una opera unica di Edgardo Abbozzo, artista recentemente scomparso(2004) che e' anche stato Direttore dell'Accademia di Belle Arti a Perugia .L'amicizia fraterna tra l'artista e il fondatore di micromuseo Luca Ricci ha indotto quest'ultimo a rendergli omaggio con l'opera che trent'anni fa l'artista dono' alla sua famiglia (era un trittico) e che poi Ricci nel 2003 restitui' (un solo esemplare)al maestro su sua richiesta ,poiche' non era piu' egli stesso in possesso di opere di quel periodo e realizzate con quella specifica tecnica.L'opera(senza titolo originale) che sara' esposta domani alle 11.00 c/o il reparto di medicina intensiva del Dott.Nazareno Miele fu ribattezzata durante una "spiritosa"serata tra il Maestro e Luca Ricci con il titolo emblematico TG 31.... ----------------------







inseriamo una nota biografica dell'artistEdgardo Abbozzo è nato a Perugia il 25 febbraio 1937. Fra i maggiori artisti europei ad occuparsi del rapporto arte-alchimia, ha partecipato nel 1986 all’omonima Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (XLII) nella sezione curata da Arturo Schwarz e ha esposto in personali e collettive nei maggiori centri d’Europa, d’America e del Giappone. Formatosi nel contatto e nell’amicizia con esponenti del mondo artistico romano, quali Roberto Melli e Corrado Cagli, e di quello perugino quali il futurista Gerardo Dottori e Dante Filippucci, negli anni ’50 Abbozzo ebbe amore per la lezione di Paul Klee, di Picasso, di Capogrossi, di Jackson Pollock e per il clima informale. Tutto ciò influenza la sua prima formazione, accanto alla curiosità per le tecniche artigianali e per la ceramica mai abbandonata. Nel ’62 assume a soli venticinque anni la direzione dell’Istituto d’Arte di Deruta, dirigerà poi l’Istituto d’Arte e il corso superiore di Disegno Industriale di Firenze, quindi l’Accademia di Belle Arti di Carrara, infine quella di Perugia. Dal 1976 al 1985 è anche Consigliere Nazionale al Ministero della Pubblica Istruzione. Sempre negli anni '60 Abbozzo entra in contatto con Martin Krampen e con esponenti della scuola di Ulm. Nello stesso periodo partecipa alla Triennale di Milano, espone a Buenos Aires e a Berlino ed entra in relazione con Lucio Fontana, Osvaldo Calò, Edgardo Mannucci con critici come Carlo Giulio Argan, Italo Tomassoni, Nello Ponente, Giuseppe Gatt, Giancarlo Politi, presenze che suscitano la puntuale riflessione sulla propria posizione e sulle tensioni in atto. L’opera indaga in quegli anni la tematica delle forze elementari e totemiche e del segno. Nel '70 compaiono precise citazioni del patrimonio iconografico dell’alchimia e un fruttuoso dialogo con le tecniche industriali. Della metà di quegli anni sono i primi marmi e la collaborazione in campo didattico, fra gli altri, con Munari, Umbro Apollonio, Coppola e Fabro affiancati da Antonio Calderara e Getullio Alviani. Nel frattempo si fanno dominanti le ricerche sui temi della luce e dell’ombra, della temporalità, dell’allegoria, della prospettiva, della scrittura e del disegno di luce. Dalla fine degli anni '80, dopo i lavori sulle pietre monocrome, sono gli acquerelli a luce Wood, le Macchine e le Bilance, le sculture con i laser. Intanto si intensifica l’amicizia con Vittorio Fagone e si approfondisce l’indagine sul rapporto Arte e Scienza che gli permetterà il ritorno negli anni '90 ai temi della figura della prospettiva, della geometria. Ma come scrive Giovanni Venturini nella sua "Scheda Biografica" stampata negli ultimi cataloghi di Abbozzo, è alla fine degli anni '80 «l'incontro con due figure di intellettuali quali Amedeo Anelli e Franco Federici, a favorire in Edgardo Abbozzo un ulteriore approfondimento e verifica della sua poetica; da una parte Federici, psichiatra, teorico e professore presso l'Accademia di Perugia della Teoria della Percezione, gli permette di sviluppare un'attitudine ad un'arte fortemente legata alla profondità dell'essere, ad una qualità della percezione e dell'intuizione ove ogni impressione tende a farsi segno; dall'altra parte Amedeo Anelli, che facilita in Abbozzo l'approfondimento delle relazioni che intercorrono tra arte e poesia, filosofia e scienza, temi questi che hanno sempre intrigato Abbozzo, e che ora sembrano elevarsi ad un maggior grado di consapevolezza. Amedeo Anelli, poi, gli presenta alcuni poeti molto apprezzati, quali Daniela Marcheschi e Guido Oldani che anch'essi incontreranno Abbozzo in svariate occasioni, mostrandogli anch'essi stima e affetto». Negli anni '90 parallelamente elabora una intensa attività riflessivache sfocia in una mirata produzione letteraria di Aforismi (pubblicati in «Kamen’» n. 0, n. 19, n. 27, «Concertino» in cataloghi e altre riviste). Frequente l’attività espositiva e didattica che lo hanno portato in Francia, Spagna, Germania, Stati Uniti, Cina. Numerose le pubblicazioni di cataloghi, libri d’arte e d’artista. Edgardo Abbozzo muore improvvisamente il 20 luglio 2004, a Perugia, in seguito ad aneurisma.

Clarke Garrison Daniel McVicar al micromuseo

Secondo evento contemporaneo curato negli spazi del micro,sara’ una istallazione provocazione,realizzata da Luca Ricci,dal titolo “funerali per MR.PIG”. Una autentica veglia funebre dedicata a Mr PIG,un vero maiale in una vera bara con un autentica scenografia funebre.L’istallazione si muovera’in modo estemporaneo e segreto nella citta’ogni qualvolta dei volontari vorranno realizzare la deambulazione funebre.I misteri del giorno saranno veicolati da locandine funebri che pubblicheranno gli eventi collegati alla morte del Sig.Pig che nato 2 anni fa pose al mondo l’estremo saluto .L’istallazione non si schiera a favore o contro il consumo di cadaveri animali,ma vuol provocare anche in coloro che si proclamano vegetariani un punto di riflessione,sul senso del rispetto per la vita,che nel campo dei valori assoluti,non si capisce perche’ ponga il vegetale in una scala gerarchico-morale inferiore a quella animale.

Mario Caio Garrubba e Luca Ricci


Mario Caio Garrubba e Luca Ricci, inserito originariamente da Spoletoweb.
14 febbraio 2009 Caio Mario Garrubba e Luca Ricci segnano con due sole opere (due foto del maestro e due interpretazioni pittoriche di Ricci degli stessi istanti immortalati da Garrubba, nel 1954 a Casablanca e nel 1955 in un giardino a Parigi):L’idea è nata per caso, un gioco dedicato all’intima unione tra un uomo ed una donna, nel giorno di San Valentino .L’unione puo’nascere per diversi motivi, ma l’emozione che la caratterizza è spesso univoca nella sua diversità.Contemporaneamente le immagini delle foto e dei quadri mentre staticamente verranno messe in mostra nello scenario suggestivo della proloco di Spello, deambuleranno nella metropolitana di Parigi, tramite performer che senza parole camminando tra la folla francese vestiti delle immagini di questi teneri abbracci baciati, .testimonieranno un emozione conosciuta e forse dimenticata.Sic et simpliciter.Inaugurazione il 14 febbraio alle ore 11.30 presso proloco di Spello IAT Piazza Matteotti 3.

La mostra sarà fruibile dal 14 al 16 febbraio 2009 con orario 9.30-13.00 e 15.30-17.00.

A cura di micromuseo con la gentile disponibilità del comune e della proloco di Spello.

info@micromuseo.it

334.2802528

Referente del micromuseo a Parigi: Jean Paul Baptiste Fercon : per conoscere gli itinerari metropolitani dei performer e gli orari si puo contattare ai seguenti indirizzi:

jeanpaulbaptistefercon@yahoo.fr



jeanpaulbaptistefercon@gmail.com

Omaggio a De Gregorio


Omaggio a De Gregorio, inserito originariamente da Spoletoweb.

Omaggio a De Gregorio



Omaggio a Giuseppe De Gregorio a cura di micromuseo e Italian Art Promotion
di lr



Nelle sale espositive del Comune di Spello,città sensibile al bello ed alla cultura che da sempre affianca alla bellezza della natura l'amore per l'arte, Natura e




Storia si incrociano e si danno incontro, nel luogo dello spazio tempo operato dall'arte. Arte come corpo unificante dalla astrazione e della concretezza, della Natura e della Storia, come voce che canta l'antico ed il futuro.Il tema della mostra vuole porre l'attenzione sul costante dialogo tra Natura e Storia.La Natura quale suggerimento e pretesto per raccontare l'eco dell'Antica Madre, genitrice di storie iconografiche e di valori iconologici e la Storia come un racconto che non termina nella varietà delle situazioni ribadendo se stessa nella origine dei miti.


Otto artisti, provenienti da varie regioni d'Italia, accuratamente selezionati sulla base della rappresentatività del loro lavoro, sono stati invitati ad esporre alcune opere legate all'argomento prescelto,"Dialogo tra Natura e Storia", che vuole essere anche un omaggio alla memoria del maestro spoletino Giuseppe De Gregorio.La presenza dell'opera di Giuseppe De Gregorio all'interno della mostra è testimonianza del ricordo, un segno della stima e dell'amicizia che ci ha uniti fino dal primo incontro e soprattutto un'ulteriore opportunità di "dialogo" perché Giuseppe De Gregorio,artista di spiccata personalità e creatività ,viveva nel grande desiderio che la pittura fosse emozione della Storia e della Natura.


Gli autori riflettono nelle loro tematiche taluni aspetti del loro archivio mnemonico , nonché le acquisizioni derivate da specifici strumenti culturali o mediate da prolungati rapporti con diversi contesti culturali e linguistici.Il confronto con realtà diverse, l'evolversi degli aspetti professionali o le personali vicende, sono stati per cosi' dire "metabolizzati" e mutati successivamente nelle loro esperienze artistiche.Il panorama iconografico sarà quindi molto vario, ma allo stesso tempo compatto per la volontà di portare in scena le nuove geografie del disagio, i luoghi delle odierne inquietudini, un mondo di paesaggi, corpi, animali come realtà in mutamento.Se" l'arte è l'occhio del mondo", con la mostra di Spello, stiamo dialogando con la natura, con l'uomo, con l'occhio di colui che sa vedere e pensare.


Sede: SPELLO - Palazzo Comunale piazza Garibaldi- Sale espositive piano secondo.


Periodo: dal 2 al 30 agosto 2008


Autori: MASSIMO DE CRESCENZO- Camogli ROBERTO TASSAN LUGREZIN-Venezia LUCA RICCI-Spoleto FRANCESCA GAISINA-Arezzo JOANNA STYS-Arezzo GRAZIELLA GHIORI-Isola D'Elba


LEONARDO MARTELLUCCI-Terni BIANCA MARIA SPIRONELLO-Roma.


Patrocini: Comune di Spello (PG)


Curatori: Italian Art Promotion e Micromuseo di Spoleto


Testi: Maria Laura Coletti


Orario: 10.30/13-15.30/18.30


Giorni di apertura: venerdi-sabato-domenica


Ingresso gratuito


INAUGURAZIONE SABATO 2 AGOSTO 2008 ORE 18 - segue COCKTAIL


Maria Laura Coletti


3396126032@tim.it


3315385083


Residenza Collicola"La canonica"Uncinano, 14


06049 Spoleto (PG)





Luca Ricci


info@lucaricciart.com


3342802528


micromuseo Via del Mercato 13


06049 Spoleto


PROFILI DEGLI ARTISTI


NOTE CRITICHE ARTISTI- DIALOGO TRA NATURA E STORIA- SPELLO 2 AGOSTO 2008



GRAZIELLA GHIORI


Bucine (Ar) 1945 -vive e lavora tra Arezzo e L'isola D'Elba.


L'artista opera sul filone figurativo realista ed è aperta a tutte le stilistiche possibili che il suo istinto le detta nello sfruttare al massimo le capacità poliedriche di una espressione che ha un solo fine: quello di una fedeltà al reale interpretato da un animo sensibile al recupero di una figuratività poetica carica di umori moderni ma legata all'essere indefettibile della bellezza senza tempo.


Nello stile della Ghiori la maestria del fare verosimile tende a comunicare l'incanto di un luogo, d'una situazione,d'un tratto psicologico:un dialogo continuo tra pensieri ed emozioni, tra forma e materia pittorica che si fondono per rendere una pittura carica di accenti romantici.


Il suo lavoro si offre come la volontà di appropriarsi attraverso la rappresentazione del mondo circostante: paesaggi e nature morte dove è sempre presente una commozione serena che è connaturata alla personalità dell'artista e ne costituisce il carattere costante.



JOANNA STYS


Polonia 1975 vive e lavora a Civitella in Val di Chiana (Ar)


I temi desunti dall'osservazione quotidiana in cui si colloca la produzione più tipica e conosciuta di Joana Stys, narrano un mondo disincantato, che interpreta il soggetto in modo umano e sentimentale, con una tavolozza semplice e delicata.


In tutte le tele domina un colorismo sapiente, una struttura compositiva limpida e lineare, coerente nella sua unità interna dove velature e trasparenze, luci e ombre restituiscono la sorpresa fantastica del mondo naturale.


I quadri che l'artista espone nella mostra "Dialogo tra Natura e Storia" di Spello, ricchi di una briosa spontaneità, di tenere vibrazioni, di discrete effusioni cromatiche, testimoniano di un lavoro orientato bene e che può riservare sviluppi importanti, se condotto con rigore e sentito come alimento poetico della vita.



FRANCESCA GAISINA


Uzbekistan vive e lavora ad Arezzo


Le opere di Francesca Gaisina si presentano come un gorgo di materia, di forme e di colori che ruotano attorno ad una composizione figurativa; indugiando sul piacere della materia e del colore creando una atmosfera emozionale che avvolge l'elemento figurativo.


Tematica e tecnica possono sembrare consuete ma sono dosate e filtrate, originali l'una e l'altra perché l'artista conserva intatti in un angolo della sua memoria e del suo cuore il clima ed il colore della sua terra d'origine.


Apparentemente l'impianto sembra impressionistico, in realtà la visione è risolta per masse tonali costruttive , se mai più vicine alla pittura "fauve.


Accordando cultura e temperamento,la giovane artista di origine uzbeka, rivolge nelle sue opere l'attenzione al colore ed al


tono in quanto forme e strutture del quadro, concepito non come specchio di una realtà esterna ma come realtà in sé, come pittura-natura.



LEONARDO MARTELLUCCI


Terni


L'opera di Martellucci si configura su un vocabolario espressivo fortemente caratterizzato dalla netta predominanza del colore/volume e tale da dare forma ad un racconto dal quale sono banditi compiacimenti o cadute di tensione.


I temi, i colori, Martellucci non li cerca. Semplicemente sono davanti a sé, sono il suo stesso mondo, quel mondo che lo circonda, che il suo spirito sempre aperto e disponibile incontra.


La sua pittura memore dell'Action Painting, esalta i colori come simbolici araldi della vita e della morte. Essi colpiscono la nostra mente, sono coinvolgenti ed hanno un valore psicologico che spinge alla vita, all'estasi; una sensibilità poetica capace di cogliere tutte le tracce esistenziali che il caso regala ma anche di ergersi a creatività diffusa, utopica.



ROBERTO TASSAN LUGREZIN


Venezia


Disponibili ogni giorno, incorniciati da campagne pubblicitarie e spesso dimenticati, i giornali ci seguono ovunque, instaurano con noi un contatto fisico ed emotivo.


L'esigenza di intervenire artisticamente mi ha spinto a cercare un mezzo idoneo ad incanalare il flusso di informazioni ed immagini che giornalmente passano sui quotidiani.


La carta di giornale e la plastica adesiva sono materiali semplici e largamente diffusi, adatti a realizzare opere, la cui tecnica consiste nello scorticare la superfice del giornale con il nastro adesivo. Ho scelto il termini"Strapping" per denominare quest'azione che unisce materia e gesto.......



MASSIMO DE CRESCENZO


Camogli


Attraverso la manipolazione di materie prime naturali, la successiva riorganizzazione e la significativa ridisposizione dei residui, Massimo De Crescenzo arriva ad un elaborato formale in cui alla fine tutto si salda all'autonomia dell'opera.


La rappresentazione della natura non è semplice ricostruzione, ma complessa fertilità, equilibrio della memoria tra simboli di diverse realtà capace di sollecitare un transito della fantasia che rimbalza tra le varie forme di una diversa nozione, una profondità di nessi che oltrepassa la pura evidenza dei materiali e precipita esotericamente nel profondo.


Recupero di una figurazione di valenze mitico-primitivistiche.


Proiezione frantumata che raccoglie dentro di sé testimonianze della natura e della memoria, della storia esterna e di quella interna del soggetto. Qui viaggia lo sguardo e la psiche, il tatto e la memoria, l'evidenza e l'invisibile, in un intreccio capace di approdare a quella unità antropologica generalmente negata alla percezione di un quotidiano elementare.


L'opera è poesia e si tratta sicuramente di poesia impegnata.





BIANCA MARIA SPIRONELLO


Roma, dove vive e lavora. Itinerario artistico: fotografia, pittura, poesia." Le proposte attuate con le immagini, vanno oltre il tangibile, anche se il lavoro effettuato si basa senza manipolazioni sul fruibile quotidiano. Le indagini sono motivate da un "percorso mentale"attuato sulle metamorfosi.I muri, l'acqua, le foglie, le reti sono filtrate dall'emozione che solo dietro l'obiettivo possono vivere e fermare nel fotogramma. Come di lei ha detto Elio Pecora: il suo è "l'occhio di una compagna di viaggio, di una testimone attenta, che sceglie, esplora, ferma, ma soprattutto s'incanta. E l'avventura dell'occhio continua". Come asserisce Giancarlo Consonni " attimo ed infinito si toccano".



LUCA RICCI


Spoleto


Si esprime sia tramite interventi pittorici sulla materia da lui modellata sia ricalcando con il colore ricordi ancestrali dell'uomo oggetto/ soggetto, osservato/ osservatore.


Il cromatismo non è solo un esercizio di stile ma è espressione del dolore e del disagio di questa umanità alla quale spesso ci si vergogna di appartenere.


Evocazione poetica, allusione ironica e tensione sociologica, concorrono a costituire e a fondare, attraverso la pratica dell'arte che è sempre comunicazione, uno spazio di contro-realtà che si oppone alla negatività della vita quotidiana.


Attraverso tematiche -di sottile provocazione politica - impiegate talora come metafore sociologiche del comportamento umano, elabora astrazioni visive ed atmosfere di suggestiva informalità.


catalogo biennale:

Massimiano Albanese al micromuseo


albanese, inserito originariamente da Spoletoweb.


LA SCULTURA COME ARTE APPLICATA Vent’anni di ricerca e realizzazioni d’atelier
Massimiano Albanese al micromuseo




Venerdì, 27 Giugno 2008 ore 9:50


Il Maestro Massimiano Albanese ospite del micromuseo di Via del Mercato 13 a Spoleto, in occasione del Festival dei due Mondi di Spoleto, inaugura la mostra personale "Scultura come Arte Applicata" domani 28 Luglio 2008 alle ore 19.00.Sara' un percorso di oltre 20 anni di scultura per il teatro il cinema ed il mondo della comunicazione.Una sorta di microantologica esaustiva del percorso che ha portato l'artista

spoletino ad essere ciò che è: un grande uomo ed un grande artista che dedica la mostra ed il momento ai suoi figli "unica opera reale vivente".



La mostra sarà aperta fino al 13 luglio 2008.Orari di apertura al pubblico 11.00-1300 17.00-23.00.



Curatore della mostra Massimiano Albanese.



informazioni : Luca Ricci 334.2802528



"""""""""""" Massimiano Albanese 333.1126784



info@lucaricciart.com



info@micromuseo.it







Aggiungiamo note critiche di Roberto Quirino e dell'artista stesso:













La passione per le arti plastiche e una continua sperimentazione su materie e tecniche tradizionali e soluzioni innovative, guidano da sempre il mio interesse per la scultura: una disciplina complessa e difficile che trova nel campo della scenotecnica teatrale la dimensione espressiva a me più vicina e stimolante. È nel teatro infatti che la scultura perde la sua valenza un po’ astratta di “arte per l’arte”, per scendere in campo e confrontarsi con le altre competenze coinvolte nella realizzazione della macchina scenica, diviene, appunto, “arte applicata”: una sempre valida e attuale fase creativa fortemente coniugata all’artigianalità di un mestiere antico.

Nell’arco degli anni, le mie esperienze professionali hanno spaziato dal teatro alla pubblicità, dall’allestimento di ambienti espositivi a elementi strutturali per grandi manifestazioni in spazi aperti.

Oltre alle materie tradizionalmente impiegate quali legno, cartapesta, cuoio, gesso, utilizzo per i miei elaborati il polistirolo, i poliuretani e le resine pure o con cariche inerti (sabbie o marmi policromi) che permettono di simulare perfettamente, nel colore e nell’aspetto, materie nobili come il marmo, con queste tecniche ottengo riproduzioni realistiche di grandi sculture classiche come, per esempio, il David di Michelangelo per CITTÀITALIA.



Massimiano Albanese





* * *





Le mani raccolte sul grembo, la suorina è in posa ai piedi della sua protettrice: Nostra Signora delle Divine Vocazioni, che con gesto ampio e solenne accoglie i due bambini inginocchiati, benedetti dal figlioletto con l’antico segno trinitario. I bambini si librano su una nuvola dell’apparente consistenza dell’ovatta, mentre madre e figlio si ergono sul mondo. Un’immagine piuttosto spiazzante, aderente ad un immaginario devozionale da catechismo anni cinquanta-sessanta del secolo scorso, ma suggestiva per un qualcosa che sul momento sfugge inspiegabile. E’ il volto della Madonna? Probabilmente sì: appena un po’ largo, con sopracciglia nette, occhi leggermente allungati, naso dalla canna allungata e fine, lievissimamente arcuata, bocca dal labbro inferiore pieno e carnoso, orecchie dall’elegante voluta e dal lobo stilizzato arcaicamente. E’ il volto stilizzato di una donna del Mediterraneo orientale.



Beat the Box! The Yellow Shark! Shut up ‘n’play yer guitar! Tre loghi riuniti in un’unica enorme scultura di polistirolo dedicata a Frank Zappa, musicista morto troppo presto e di cui solo adesso si inizia a capire la grandezza e l’importanza. Musicista tutto moderno, innamorato del suo tempo, dei suoi suoni e dei suoi simboli sonori, il Rock and Roll e il Blues, Jimi Hendrix, Beatles, e dei suoni e dei simboli sonori di ogni tempo, i rumori, le sirene, le orchestre, le voci, il parlato, Edgar Varèse, Maurice Ravel. Stilizzazione anche in questo caso? Il logo può essere ridotto alle dimensioni di un bottone, di una spilla, di un pin, ma può essere ingrandito alle dimensioni di un poster, di un manifesto, di un cartellone grande quanto la facciata di un palazzo. Perché questo senso di spiazzamento anche di fronte a questa grande … scultura? Già, forse proprio perché si tratta di una monumentale scultura di circa sei metri di altezza, a tutto tondo, ci si può girare attorno, guardarla dal basso in alto, per lungo e per largo! Proviamo un po’ a girare attorno ad un bottone, ad un pin! Il logo, stilizzazione di un messaggio commerciale, è diventato scultura, a sua volta stilizzazione, da sempre, di dati della realtà, dei modi di intendere e rappresentare la realtà, anche quando non usa la figura fisionomicamente riconoscibile, ma il dato o il segno astratto. La rappresentazione fedele della realtà e della natura non è mai esistita: Ceci n’est pas une pipe … Ceci n’est pas des logo … Va da sè che la scultura per gli Zappadays del 1998 è un inno alla gioia di vivere, alla musica, alla fantasia e all’immaginazione.



Fantastico e monumentale è anche lo Spazio scultoreo per l’Aida di Narni, potente macchina scenica che si apre per ornare, definire, organizzare lo spazio e l’azione teatrale.



Ho guardato molto spesso Massimiano al lavoro: i suoi gesti sono meticolosi; tocca con leggerezza le crete, le carte, i cuoi, i colori, ed anche le pietre, i marmi, gli inerti ed i materiali sintetici: usare la forza, come richiesto da questi ultimi materiali, non significa usare la pesantezza. I suoi occhi guardano con attenzione il risultato del lavoro, perfettamente memori dello stadio lavorativo immediatamente precedente e consapevoli della necessità delle operazioni intercorse e/o da intraprendere. Un movimento, un corrugamento della superficie pittorica o scultorea hanno sempre la loro ragione. “Saper vedere” è necessario sia per l’apprezzamento dell’opera d’arte sia per la creazione artistica, ed è segno di passione, di rispetto per la cultura, per il millenario lavoro degli uomini, per il proprio e per l’altrui lavoro.



Roberto Quirino
LA SCULTURA COME ARTE APPLICATA Vent’anni di ricerca e realizzazioni d’atelier
Massimiano Albanese al micromuseo




Venerdì, 27 Giugno 2008 ore 9:50


Il Maestro Massimiano Albanese ospite del micromuseo di Via del Mercato 13 a Spoleto, in occasione del Festival dei due Mondi di Spoleto, inaugura la mostra personale "Scultura come Arte Applicata" domani 28 Luglio 2008 alle ore 19.00.Sara' un percorso di oltre 20 anni di scultura per il teatro il cinema ed il mondo della comunicazione.Una sorta di microantologica esaustiva del percorso che ha portato l'artista

spoletino ad essere ciò che è: un grande uomo ed un grande artista che dedica la mostra ed il momento ai suoi figli "unica opera reale vivente".



La mostra sarà aperta fino al 13 luglio 2008.Orari di apertura al pubblico 11.00-1300 17.00-23.00.



Curatore della mostra Massimiano Albanese.



informazioni : Luca Ricci 334.2802528



"""""""""""" Massimiano Albanese 333.1126784



info@lucaricciart.com



info@micromuseo.it







Aggiungiamo note critiche di Roberto Quirino e dell'artista stesso:













La passione per le arti plastiche e una continua sperimentazione su materie e tecniche tradizionali e soluzioni innovative, guidano da sempre il mio interesse per la scultura: una disciplina complessa e difficile che trova nel campo della scenotecnica teatrale la dimensione espressiva a me più vicina e stimolante. È nel teatro infatti che la scultura perde la sua valenza un po’ astratta di “arte per l’arte”, per scendere in campo e confrontarsi con le altre competenze coinvolte nella realizzazione della macchina scenica, diviene, appunto, “arte applicata”: una sempre valida e attuale fase creativa fortemente coniugata all’artigianalità di un mestiere antico.

Nell’arco degli anni, le mie esperienze professionali hanno spaziato dal teatro alla pubblicità, dall’allestimento di ambienti espositivi a elementi strutturali per grandi manifestazioni in spazi aperti.

Oltre alle materie tradizionalmente impiegate quali legno, cartapesta, cuoio, gesso, utilizzo per i miei elaborati il polistirolo, i poliuretani e le resine pure o con cariche inerti (sabbie o marmi policromi) che permettono di simulare perfettamente, nel colore e nell’aspetto, materie nobili come il marmo, con queste tecniche ottengo riproduzioni realistiche di grandi sculture classiche come, per esempio, il David di Michelangelo per CITTÀITALIA.



Massimiano Albanese





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Le mani raccolte sul grembo, la suorina è in posa ai piedi della sua protettrice: Nostra Signora delle Divine Vocazioni, che con gesto ampio e solenne accoglie i due bambini inginocchiati, benedetti dal figlioletto con l’antico segno trinitario. I bambini si librano su una nuvola dell’apparente consistenza dell’ovatta, mentre madre e figlio si ergono sul mondo. Un’immagine piuttosto spiazzante, aderente ad un immaginario devozionale da catechismo anni cinquanta-sessanta del secolo scorso, ma suggestiva per un qualcosa che sul momento sfugge inspiegabile. E’ il volto della Madonna? Probabilmente sì: appena un po’ largo, con sopracciglia nette, occhi leggermente allungati, naso dalla canna allungata e fine, lievissimamente arcuata, bocca dal labbro inferiore pieno e carnoso, orecchie dall’elegante voluta e dal lobo stilizzato arcaicamente. E’ il volto stilizzato di una donna del Mediterraneo orientale.



Beat the Box! The Yellow Shark! Shut up ‘n’play yer guitar! Tre loghi riuniti in un’unica enorme scultura di polistirolo dedicata a Frank Zappa, musicista morto troppo presto e di cui solo adesso si inizia a capire la grandezza e l’importanza. Musicista tutto moderno, innamorato del suo tempo, dei suoi suoni e dei suoi simboli sonori, il Rock and Roll e il Blues, Jimi Hendrix, Beatles, e dei suoni e dei simboli sonori di ogni tempo, i rumori, le sirene, le orchestre, le voci, il parlato, Edgar Varèse, Maurice Ravel. Stilizzazione anche in questo caso? Il logo può essere ridotto alle dimensioni di un bottone, di una spilla, di un pin, ma può essere ingrandito alle dimensioni di un poster, di un manifesto, di un cartellone grande quanto la facciata di un palazzo. Perché questo senso di spiazzamento anche di fronte a questa grande … scultura? Già, forse proprio perché si tratta di una monumentale scultura di circa sei metri di altezza, a tutto tondo, ci si può girare attorno, guardarla dal basso in alto, per lungo e per largo! Proviamo un po’ a girare attorno ad un bottone, ad un pin! Il logo, stilizzazione di un messaggio commerciale, è diventato scultura, a sua volta stilizzazione, da sempre, di dati della realtà, dei modi di intendere e rappresentare la realtà, anche quando non usa la figura fisionomicamente riconoscibile, ma il dato o il segno astratto. La rappresentazione fedele della realtà e della natura non è mai esistita: Ceci n’est pas une pipe … Ceci n’est pas des logo … Va da sè che la scultura per gli Zappadays del 1998 è un inno alla gioia di vivere, alla musica, alla fantasia e all’immaginazione.



Fantastico e monumentale è anche lo Spazio scultoreo per l’Aida di Narni, potente macchina scenica che si apre per ornare, definire, organizzare lo spazio e l’azione teatrale.



Ho guardato molto spesso Massimiano al lavoro: i suoi gesti sono meticolosi; tocca con leggerezza le crete, le carte, i cuoi, i colori, ed anche le pietre, i marmi, gli inerti ed i materiali sintetici: usare la forza, come richiesto da questi ultimi materiali, non significa usare la pesantezza. I suoi occhi guardano con attenzione il risultato del lavoro, perfettamente memori dello stadio lavorativo immediatamente precedente e consapevoli della necessità delle operazioni intercorse e/o da intraprendere. Un movimento, un corrugamento della superficie pittorica o scultorea hanno sempre la loro ragione. “Saper vedere” è necessario sia per l’apprezzamento dell’opera d’arte sia per la creazione artistica, ed è segno di passione, di rispetto per la cultura, per il millenario lavoro degli uomini, per il proprio e per l’altrui lavoro.



Roberto Quirino

Befana Oncologica



befana3, inserito originariamente da Spoletoweb.



luca ricci di regno

In risposta alla lettera di Lamberto Gentili riguardante l’ allarmismo creato dall’istallazione della Befana al micromuseo, fornirò alcune informazioni, anticipandone però altre sul perché il sottoscritto paga da tre anni i costi di affitto e gestione di uno spazio all’interno del centro storico (senza fini di lucro e senza aver fondato una onlus) che si chiama micromuseo e che da più di 2 anni produce e propone arte contemporanea del sottoscritto e di altri 90 artisti e performer che fino ad oggi si sono proposti all’interno del micro e nel mondo: micro museo rappresenta UN ANTIDOTO ALLA NOIA DI VIVERE NELLA EX CITTA’ DEL FESTIVAL, VIVENDO IL SOGNO DI UNA SUA POSSIBILE RESURREZIONE .(PER NOI ED I NOSTRI FIGLI)
Nel giorni intercorsi tra il 20 dicembre 2007 e 13 gennaio 2008, il micromuseo di via del Mercato 13 a Spoleto, ha ospitato 2 istallazioni realizzate dal direttore artistico dello spazio :una dedicata al Natale e una alla Befana. Pur essendo il realizzatore delle istallazioni organico al giornale spoletonline, non si è ritenuto necessario anticiparne o commentarne il contenuto tramite i media: è stato molto piu’ interessante per chi scrive registrare i commenti e le reazioni spontanee di un passante casuale che pieno di pacchi e pacchettini si trova dinanzi ad un oggettivo colpo di piccone .
L’istallazione del Natale infatti consisteva di un Babbo Natale formato umano disteso a terra e schiacciato da un tubo di rame di circa 4 metri di altezza,in primo piano rispetto ad una scritta a caratteri cubitali, fatta con pennellessa e sangue (mio) misto a vernice, sul muro retrostante,che diceva ..”NON E’ NATALE PER TUTTI” ( con tanto di teschi in plexiglas per chiarire il messaggio ai distratti della storia contemporanea).
Per l’istallazione che invece ha determinato questa nostra lettera di risposta-commento, ovvero “LA BEFANA ONCOLOGICA”, comunico quanto segue:
Vivo in modo stabile in questa nazione e in questa città, da circa tre anni
ovvero da quando l’incontro tra me e Poldo Corinti e il desiderio di essere vicino alle mie figlie ha avuto il sopravvento sull’Io che si gratificava in Europa dei riconoscimenti dell’Arte & Affini.
Quindi essendo stato a lungo lontano dalle dinamiche politiche e sociali della regione e ancor piu’ della citta’ sono sempre stato poco informato dei cosidetti “affarucci di quartiere” e dunque solo per aver avuto un parente operato di tumore alla vescica di recente ho scoperto che, a detta di un importante rappresentante della sanita’ pubblica, per quel genere di tumori da circa 20 anni Spoleto ha il primato (su 100 casi –nel triangolo
Spoleto-Foligno_Valnerina-, 90 sarebbero di Spoleto); desta in me meraviglia
che in 20 anni solo io possa aver avuto questa informazione confidenza, sicuramente chi doveva sapere già sapeva da molto tempo.
Essere informati è un diritto di ogni cittadino in una società civile e informarsi è un dovere.
INSERISCO DUNQUE PER CHI VUOLE CONOSCERE CIO’ CHE CHIUNQUE HA SEMPRE
POTUTO SAPERE VOLENDOLO SAPERE…..:
LiNK A SITO REGIONE LINK AL DOCUMENTO PDF (OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO REGIONALE)
Approfitto del comunicato per annunciare un nuova istallazione VIVENTE che
durera’ un mese nel micromuseo dal prossimo lunedì,fino al 14 febbraio 2007,
dal nome “REALROJO”.
Cordialita’
Luca Ricci
p.s.Le prossime istallazioni saranno più allegre e vitali..(vivere è anche bello)



link al documento

PARADOSIS GNOSTIKE


paradosis, inserito originariamente da Spoletoweb.

Lunedi 30 settembre ore 8.30, presso l'ospedale di Spoleto nel reparto di medicina intensiva gestito dal Dott.Nazareno Miele,ad un mese di distanza dalla mostra "6 artisti a Formentera" formato 20x20,micromuseo propone un'istallazione di Luca Ricci composta da due tele-simbolo
dal titolo "PARADOSIS GNOSTIKE".L'opera vuole interpretare il pensiero di Elemire
Zolla,sul significato ontologico del rapporto bene-male,proponendolo non piu' come pensiero o parere,ma come verita',come fatto,come chiave di lettura del presente,ancorata a quella che e' la tradizione della conoscenza ,ovvero la conoscenza che sempre e' al di la' degli schemi storici umani.Il tentativo di recuperare la verita',offuscata dal razionalismo illuminista e dai successivi sviluppi fino al nostro tempo.Una visione del mondo innovativa ma antica,nascosta tra le pieghe del tempo e dell'oblio.La mostra termina il 30 ottobre,per dar spazio ad un anziano artista di Empoli:Aramis Paolo Gelli.

Luca vitturini al micro


vitturini, inserito originariamente da Spoletoweb.

Lunedi 24 settembre 2007,micromuseo di Via del Mercato 13 a Spoleto inaugura una mostra dell’artista Luca Vitturini,vernissage ore 18.00.La mostra terminera’ la domenica successiva,30 settembre .Sono 4 opere ad olio che fanno parte del filone luminoso:opere retroilluminate,che conferiscono alla ricerca estetica dell’artista un particolare fascino e mistero.L’artista ,figlio e nipote d’arte,ha destato particolare interesse oltreche’ in Italia,in Germania e Malta,dove ha fatto numerose mostre.Luca Vetturini ,che condivide un bellissimo studio d’arte ad Acquasparta con il padre,si e’ espresso nel tempo con le piu’ disparate tecniche:Ceramica Raku, incisione,acquaforte,scultura ed olio,realizzando e creando sempre una notevole fascinazione nell’osservatore.La sua ricerca estetica,va al di la’ del suo tempo,inserendosi in una sublimazione dell’intuizione artistica totalmente distaccata dal presente (l.r.).

Curatore della mostra Luca Ricci

Orari apertura: tutti i giorni 13.00-15.00 19.00-21.00 apertura fuori orario chiamando 3342802528.

Info: info@micromuseo.it-info@lucaricciart.com-tel.334 2802528



Preferisco sempre la tela grezza, non preparata con vernici plastificanti che la rendono solo più rigida ed artificiale.

Il mio lavoro è qualcosa che deve necessariamente partire dalla natura del cotone, passare attraverso il caleidoscopio di memoria e fantasia di quel momento, per poi venire crocifisso sul telaio di legno.

Solo eseguendo tutti i passaggi in prima persona riesco a raggiungere lo scopo: creare qualcosa a cui io sia sentimentalmente legato.



I miei lavori non nascono mai “prima”, nel senso che non passano mai per la via del progetto che viene poi realizzato. Parto sempre dalla tecnica che intendo usare, è quella che detta modi e tempi del lavoro, tutto il resto viene creato mano a mano che il quadro cresce, ogni segno è padre di quelli che seguono…e ciò continua fino al momento in cui ti rendi conto che non c’è bisogno d’altro.

Anche se può sembrare un luogo comune, gli oggetti creati rappresentano per un artista uno scheletro mnemonico formidabile… un punto di incontro per ricordi che altrimenti sarebbero già stati coperti dalla polvere che sfuma i contorni.

Se davvero pensassi al significato più profondo del termine tappa, allora mi verrebbe certo in mente l’immagine di un quadro, anche uno qualsiasi, non importa quale, ma sempre un quadro.

incapacità di creare cose esteticamente belle dietro tali paraventi… e troppi speculatori hanno fatto fortuna sfruttando l’ingenuità e l’ignoranza del grande pubblico.

Penso che sia fondamentale un ritorno all’estetica dell’arte. Per troppi anni (decenni) ci siamo dimenticati che il concetto di arte dovrebbe sempre essere legato a quello del “bello”. Fare della pittura e della scultura qualcosa di politico, sociale o semplicemente provocatorio ha portato ad un degrado della qualità delle opere prodotte. Troppi “artisti” hanno nascosto la loro

Penso che la pittura sia la forma d’arte più vicina alla poesia. Entrambe tendono alla sintesi della rappresentazione di un qualcosa, ed entrambe si prefiggono di farlo al meglio della loro forma estetica.

La realtà esterna viene prima smontata nelle sue componenti per facilitare il processo di assimilazione, poi viene ricomposta nel modo che l’autore ritiene più adatto alla rappresentazione e che, molto spesso, appare formalmente assai irrispettosa del vero.

In questo senso anche l’astratto ed il figurativo non differiscono in maniera sostanziale, cambia solo l’intensità del processo di estrapolazione attuato dall’artista

L’arte non è solo qualcosa che dona felicità, essa comporta anche una buona dose di dubbi e frustrazioni. Dubbi perché comunque ci pone di fronte a quello che riusciamo ad estrarre da noi stessi; frustrazioni perché molto spesso si basa su di un lento processo creativo che per buona parte non mostra affatto il volto del lavoro finale.

Un oggetto uscito dalla nostra mente è uno specchio fondamentale per vedere le inquietudini che ci portiamo dentro. Guardarlo dopo averlo portato a compimento è sempre un atto difficile e necessario, un lungo momento in cui ti trovi davanti ad un autoritratto nel quale non ti riconosci.

Non ho mai sentito il bisogno di approfondire il mio lavoro per linee orizzontali, nel senso della produzione di quadri in serie, appartenenti ad un periodo ben preciso e rispondenti a tecniche e canoni ben precisi. Lascio guidare qualcun altro. A me interessa che ciò che faccio sia dettato unicamente dall’entusiasmo della scoperta, dal rapporto quasi carnale con le tecniche usate. Non importa se un filone iniziato e non esaurito rimanga sospeso nel tempo. Tornerò nello stesso luogo in futuro, carico di esperienze fatte altrove, per vedere con occhi diversi, più profondi, cose già conosciute e mai dimenticate.



Luca Vitturini

Via Carlo Quaglia 35

Cell. 348 873 1279

E-mail: vittluc@yahoo.com

05021 Acquasparta (TR)

Tel. 0744 930601

1967 Luca Vitturini nasce il 19 Ottobre a Trento da Marisa Cocchi, insegnante di Educazione Artistica, e Giancarlo Vitturini, docente di Discipline Pittoriche all’Istituto Statale d’Arte di Trento, nonché pittore.

1986 Si trasferisce a Terni dove risiedono il nonno Filippo, pittore e scultore, e la zia, anch’essa insegnante di Educazione Artistica, studiando però presso il Liceo Scientifico di Spoleto, luogo dove nel frattempo suo padre era stato nominato Preside dell’Istituto Statale d’Arte.

1987 Consegue il Diploma di Maturità Scientifica.

1988 Si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio di Perugia.

1989 Comincia a dipingere con sempre maggiore costanza, affiancando tale attività agli studi che comunque proseguono con profitto.

1993 Si unisce in matrimonio a Vassiliki Photiou, di nazionalità greco-cipriota.

1994 Effettua il Servizio Civile presso l’Università degli Studi di Trento.

1995 Consegue la laurea in Economia e Commercio (100/110) presso l’Università degli Studi di Perugia. In giugno si trasferisce a Cipro.

1996-2002 Lavora presso due società offshore situate a Nicosia, prima, e Limassol, dopo, arrivando a ricoprire la posizione di Financial Manager (Responsabile Amministrativo). Nel frattempo continua a dipingere, sperimentando anche l’arte della ceramica raku, cercando di combinare tali attività con lavoro e famiglia. Sono anni di attività frenetica che vedono anche la nascita di due figli: Silvia, nel 1997, e Mattia, nel 2000, quest’ultimo avuto da Nina Grozdanovic con cui convive dopo la separazione dalla prima moglie avvenuta nel 1998.



2002 A Novembre fa ritorno in Italia a causa di una grave malattia ed alla seconda separazione. Si dedica finalmente a tempo pieno alla pittura e, spinto dai consensi positivi riscontrati dalle sue opere, comincia ad organizzare un’attività espositiva.



2003 Si trasferisce ad Acquasparta dove tuttora vive e lavora.



2004 In Aprile espone alla Galleria Jesse di Bielefeld (Germania) ed in Giugno/Luglio tiene una personale a Spoleto, in concomitanza con il Festival dei Due Mondi. Entrambe le mostre riscuotono successo e consensi da parte del pubblico.



2005 In Gennaio espone alla Galleria Jesse di Bielefeld (Germania). In Maggio tiene una personale presso il Feudo d’Arte “La Casella” nelle vicinanze di Orvieto, dove viene invitato per un soggiorno lavorativo di una settimana. In giugno espone a Villa Silvana di Trevi (PG). A Settembre partecipa alla collettiva “La settimana dell’artista” a Narni (TR). In Novembre e Dicembre espone all’interno della rassegna d’arte contemporanea “sentieri glocali”, I lavori vengono esposti a Palazzo Primavera di Terni.



2006 la rassegna “sentieri glocali” viene spostata al Museo Claudio Faina di Orvieto. In Aprile/Maggio partecipa con una personale alla rassegna “Tracce”, tenuta presso l’ex fabbrica panni lana di Narni (TR) ed organizzata nel contesto della “Corsa all’Anello”. A Settembre partecipa per il secondo anno alla collettiva “La settimana dell’artista” a Narni (TR).

pasquale pitardi


pasquale pitardi, inserito originariamente da Spoletoweb.

micromuseo inaugura sabato 18 agosto 2007 Pictoscultografica-"L'Opera"

di Pasquale Pitardi

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Micromuseo inaugura sabato 18 agosto alle ore 18.00,la personale di Pasquale Pitardi,” poliedrico artista informale nell’anima e nei fatti, che nell’ambito della propria ricerca estetica e’ recentemente approdato dopo anni di meditazione e pratica artistica ad una originalissima espressione della propria poetica tramite la tridimensionalità dell’evento pittorico, rendendo la pennellata scultura pura, di puro colore addensata nella materia isolata e partecipe ad un tutto che e’ arcobaleno dell’anima, meraviglia del mondo” (testo crit. L.Ricci).La mostra terminera’ l’otto settembre 2007.

…..“Smontare l’opera pittorica,per godere di una tridimensionalita’ reale…”(Scultura)….P.P.
Curatore Luca Ricci di Regno
Gli orari di apertura 10.00-13.00 -16.00-20.00 per informazioni :

formentera micromuseo alll'ospedale


formentera, inserito originariamente da Spoletoweb.


micromuseo inaugura la quinta mostra presso l'ospedale di Spoleto :formato 20x20:il mare di Formentera visto da sei artisti contemporanei

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Lunedi 16 Agosto 2007 micromuseo inaugura presso il reparto di medicina intensiva curatodal Prof. Nazareno Miele, una nuova mostra con 6 artisti internazionali che tramite il formato 20x20 si sono espressi con il loro linguaggio sulle emozioni provocate dall’isola di Formentera.
Questo incontro e’ avvenuto in modo casuale 2 settimane fa, quando il fondatore di micromuseo si trovava sull’isola di Formentera dove ha conosciuto gli altri artisti.
La mostra e’ stata’ presentata 2 settimane fa presso il Blue Bar, storico punto di incontro dell’isola per poi approdare nel porto di Spoleto.Termine mostra 30 settembre 2007 .curatore Luca Ricci
Artisti presenti:
Carmen Heine-Olanda
Albert Salzmann- Germania
Jorge Ramon De La Cruz-Argentina
Thomas Baldon USA
Lothar Burke Inghilterra
Luca Ricci di Regno Italia
Il mare di Formentera
visto da sei artisti contemporanei

Emanuela Duranti al micromuseo


duranti, inserito originariamente da Spoletoweb.

Al micromuseo di Via del Mercato 13, a Spoleto, si inaugura oggi 12 Agosto 2007 alle ore 18.00. la mostra dedicata al libro "immaginifico" di Emanuela Duranti : SPOLETO UNA CITTA' IN PARTICOLARE". Si tratta della seconda presentazione,motivata sia dal successo avuto in senso commerciale, che dalla nuova posizione attribuita all'artista Emanuela Duranti, di responsabile,in seno a micromuseo del settore ARTE FOTO.Inseriamo link relat.ivo alla presentazione avvenuta recentemente presso le sale espositive di Via Saffi a Spoleto:
FOTOGALLERY . La presentazione di Mario Caio Garrubba, identifica in modo inequivocabile il valore della mostra: Termine mostra il 17 Agosto 2007 .Orario apertura 10.00-12.00 e 17.00-19.00 Curatori Luca Ricci ed Emanuela Duranti.Info www.micromuseoit

Gualtiero Savelli al micromuseo


SAVELLI INVITO, inserito originariamente da Spoletoweb.

Oggi domenica 8 Luglio 2007 micromuseo presenta nella struttura di Spoleto di via del Mercato 13,la mostra istallazione di Gualtiero Savelli .La mostra si inserisce in una nuova serie di iniziative culturali del micro tese a creare un raccordo tra luogo,arte e pianeta:ogni poetica e' buona purche' sia sinceramente elevata( chi lo dice se un a poetica e' elevata?...."NOI".Arrogance,Egociqua,Egovila'.
Gualtiero Savelli ci invita con la ricerca estetico simbolica del cromatismo e della tridimensionalita'delle sue opere,a percorrere una strada che egli ha tracciato nel cammino della ricerca psicologica e filosofica.L'interlocutore osservatore viene inconsapevolmente coinvolto in un colloquio con la sfera profonda dell'io.Orario mostra:dalle 12.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 20.00 o su appuntamento:info@lucaricciart.com--cell.3342802528 www.micromuseo.it

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Arte in ospedale


Arte in ospedale, inserito originariamente da Spoletoweb.



MICROFESTIVAL AL MICROMUSEO 2007-06-29 TRE EVENTI ARTISTICI
Venerdì, 29 Giugno 2007 ore 7:33


Tre eventi curati dal micro dentro e fuori dagli spazi di Via del Mercato13 a Spoleto:Il 29 Giugno per il ciclo “Arte in ospedale”,con la sensibile collaborazione del Dott.Nazareno MieleSi inaugura nel reparto di medicina intensiva, una nuova mostra che sostituisce la precedente dedicata all’amico Edgardo Abbozzo.Un artista umbro che e’ riconosciuto nel mondo come uno dei maestri piu’significativi,nel campo dell’incisione xilografica,senza nulla togliere al fascino della sua arte pittorica:ALBERICO MORENA.
Con una opera unica dove il significato simbolico della ruota e la figura umana, viste come mezzo e non come fine per raggiungere il senso profondo dell’esistenza,interpretano con limpida lucidita’la base contemplativo-filosofica della poetica del Maestro.La mostra fruibile negli spazi dell’ospedale spoletino,sara’presente fino al 30 luglio 2007.

Secondo evento contemporaneo curato negli spazi del micro,sara’ una istallazione provocazione,realizzata da Luca Ricci,dal titolo “funerali per MR.PIG”. Una autentica veglia funebre dedicata a Mr PIG,un vero maiale in una vera bara con un autentica scenografia funebre.L’istallazione si muovera’in modo estemporaneo e segreto nella citta’ogni qualvolta dei volontari vorranno realizzare la deambulazione funebre.I misteri del giorno saranno veicolati da locandine funebri che pubblicheranno gli eventi collegati alla morte del Sig.Pig che nato 2 anni fa pose al mondo l’estremo saluto .L’istallazione non si schiera a favore o contro il consumo di cadaveri animali,ma vuol provocare anche in coloro che si proclamano vegetariani un punto di riflessione,sul senso del rispetto per la vita,che nel campo dei valori assoluti,non si capisce perche’ ponga il vegetale in una scala gerarchico-morale inferiore a quella animale.

Terzo evento la Domenica successiva :Gualtiero Savelli mostra “rilievi in carta”website ,.L’artista si esprime forte dei propri studi psicologicofilosofici,con una geometria simbolicoevocativa,incantando l’osservatore e catturando l’anima di chi vuole e anche chi non vuole lasciarsi catturare.La mostra terminera’con il Festival dei Due Mondi,ma sra’ fruibile fino al 30 luglio .Gli orari di apertura delle mostre al micromuseo,saranno dalle 12.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 20.00 o su appuntamento info@lucaricciart.com .




MICROFESTIVAL AL MICROMUSEO 2007-06-29 TRE EVENTI ARTISTICI
Venerdì, 29 Giugno 2007 ore 7:33


Tre eventi curati dal micro dentro e fuori dagli spazi di Via del Mercato13 a Spoleto:Il 29 Giugno per il ciclo “Arte in ospedale”,con la sensibile collaborazione del Dott.Nazareno MieleSi inaugura nel reparto di medicina intensiva, una nuova mostra che sostituisce la precedente dedicata all’amico Edgardo Abbozzo.Un artista umbro che e’ riconosciuto nel mondo come uno dei maestri piu’significativi,nel campo dell’incisione xilografica,senza nulla togliere al fascino della sua arte pittorica:ALBERICO MORENA.
Con una opera unica dove il significato simbolico della ruota e la figura umana, viste come mezzo e non come fine per raggiungere il senso profondo dell’esistenza,interpretano con limpida lucidita’la base contemplativo-filosofica della poetica del Maestro.La mostra fruibile negli spazi dell’ospedale spoletino,sara’presente fino al 30 luglio 2007.

Secondo evento contemporaneo curato negli spazi del micro,sara’ una istallazione provocazione,realizzata da Luca Ricci,dal titolo “funerali per MR.PIG”. Una autentica veglia funebre dedicata a Mr PIG,un vero maiale in una vera bara con un autentica scenografia funebre.L’istallazione si muovera’in modo estemporaneo e segreto nella citta’ogni qualvolta dei volontari vorranno realizzare la deambulazione funebre.I misteri del giorno saranno veicolati da locandine funebri che pubblicheranno gli eventi collegati alla morte del Sig.Pig che nato 2 anni fa pose al mondo l’estremo saluto .L’istallazione non si schiera a favore o contro il consumo di cadaveri animali,ma vuol provocare anche in coloro che si proclamano vegetariani un punto di riflessione,sul senso del rispetto per la vita,che nel campo dei valori assoluti,non si capisce perche’ ponga il vegetale in una scala gerarchico-morale inferiore a quella animale.

Terzo evento la Domenica successiva :Gualtiero Savelli mostra “rilievi in carta”website ,.L’artista si esprime forte dei propri studi psicologicofilosofici,con una geometria simbolicoevocativa,incantando l’osservatore e catturando l’anima di chi vuole e anche chi non vuole lasciarsi catturare.La mostra terminera’con il Festival dei Due Mondi,ma sra’ fruibile fino al 30 luglio .Gli orari di apertura delle mostre al micromuseo,saranno dalle 12.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 20.00 o su appuntamento info@lucaricciart.com .

notte bianca


notte bianca, inserito originariamente da Spoletoweb.




PHOTOGALLERY - NOTTE BIANCA AL MICROMUSEO... INDIMENTICABILE
Lunedì, 4 Giugno 2007 ore 21:56


Dalle 20.00 ale 3.30, piu' di 7 ore di concerto ininterrotto, in un alternarsi continuo di stili ed artisti diversi. Piu' di venti musicisti sono accorsi al richiamo di micro e centinaia di visitatori si sono fermati, anche sotto la pioggia intermittente a nutrirsi di note e vino. "U Gattu"da Preci

showman improvvisato, ha calcato le scene come musicista pluristrumentista e sex symbol della serata; I Place Pigalle con il loro Garage Rock hanno infervorato gli astanti con la loro coinvolgente musica e simpatia, Ruggero Corinti alla batteria e i suoi compagni alla chitarra e al basso hanno dato prova di un tecnicismo sorprendente e di un ottima capacita improvvisativa, quando si sono uniti alle performance jazzistiche di Luca Zazzaretti (piano) e Alescio Natalia (voce); dulcis in fundo l'arrivo di Marcello Bizarri che con la sua poledricita'musicale, ha saputo seguire le tracce rock e Blues nella piu'totale improvvisazione.



Grande assente della serata Valentina Ricci che era impegnata in un concerto durato piu' del previsto. Citiamo anche l'intervento di Franco al basso ed il famoso opinionista Mariottini alla chitarra. Una notte di magia che chi c'era non dimentichera'....LEGGI TUTTO....FOTOGALLERY










PHOTOGALLERY - NOTTE BIANCA AL MICROMUSEO... INDIMENTICABILE
Lunedì, 4 Giugno 2007 ore 21:56


Dalle 20.00 ale 3.30, piu' di 7 ore di concerto ininterrotto, in un alternarsi continuo di stili ed artisti diversi. Piu' di venti musicisti sono accorsi al richiamo di micro e centinaia di visitatori si sono fermati, anche sotto la pioggia intermittente a nutrirsi di note e vino. "U Gattu"da Preci

showman improvvisato, ha calcato le scene come musicista pluristrumentista e sex symbol della serata; I Place Pigalle con il loro Garage Rock hanno infervorato gli astanti con la loro coinvolgente musica e simpatia, Ruggero Corinti alla batteria e i suoi compagni alla chitarra e al basso hanno dato prova di un tecnicismo sorprendente e di un ottima capacita improvvisativa, quando si sono uniti alle performance jazzistiche di Luca Zazzaretti (piano) e Alescio Natalia (voce); dulcis in fundo l'arrivo di Marcello Bizarri che con la sua poledricita'musicale, ha saputo seguire le tracce rock e Blues nella piu'totale improvvisazione.



Grande assente della serata Valentina Ricci che era impegnata in un concerto durato piu' del previsto. Citiamo anche l'intervento di Franco al basso ed il famoso opinionista Mariottini alla chitarra. Una notte di magia che chi c'era non dimentichera'....LEGGI TUTTO....FOTOGALLERY

Khady Gall


Khady Gall, inserito originariamente da Spoletoweb.

MOSTRA ARTE DEL SENEGAL AL MICROMUSEO CON KHADY GALL SABATO 16 SETTEMBRE 2006 ORE 18.00 FINO AL 23 SETTEMBRE
L'artista senegalese Khady Gall sara' presente con sei opere realizzate interamente dall'artista stessa:dalla cardatura del filo,alla tessitura del supporto sul quale sono state realizzatiIi dipinti caratteristici della sua terra ,utilizzando terre e pigmenti ,e stampi in legno,sempre da Khady Gall costruiti.Il manufatto finale consiste in tappeti di 1.5 mt X 1 mt che sono utilizzabili sia come quadri che come tappeti.La mostra di una settimana dara' poi spazio ad una particolare esibizione dedicata all'artista Piero Guccione di cui daremo informazioni dettagliate in seguito.
Ingresso gratuito ,curatore mostra Luca Ricci,Orari apertura dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 20.00.

rose


rose, inserito originariamente da Spoletoweb.



ARTE ROSE LIBRI EVENTI :SPOLETO CAFE' -MICROMUSEO -IL LIBRO DAL 25 AL 27 MAGGIO 2007 PRESENTANO "FIL ROSE"Venerdì, 25 Maggio 2007 ore 12:56


Un evento che nasce da un'idea di Maison Jardin,di Spoleto Cafe' coadiuvata dal Libro e micromuseo.Un locale di forte connotazione europea,quale Spoleto Cafe'(food Design) in via dello Sdrucciolo a Spoleto,una libreria forte della propria storicita'"il libro"in CorsoMazzini,e una galleria alternativa,micromuseo in Via del Mercato -Maison & Jardin(W)

EVENTI DI SPOLETO CAFE':

VENERDI 25 MAGGIO 2007:

DALLE 11.00 ALLE 14.00 SERVIRA'LO SPECIALE "ROSE BRUNCH"

SERA WINE ROSE DEGUSTAZIONE VINI

SABATO 26 MAGGIO 2007 BLACK ROSE PARTY CON DJ

DOMENICA 27 MAGGIO 2007:

FLORAL DESIGN FOOD COUTURE

Un percorso ideale tra questi spazi divisi da 100 metri asimmetrici(Il Libro,Spoleto Cafe',micromuseo), che presentano in comune un sogno d'arte tra la rosa,il libro e l'arte.Il percorso contrassegnato da 15 sedie bianche,che presentano rose e libri.(120 rose diverse inglesi e antiche) e stencil in tempera lavabile che segnano il cammino sul terreno antico del tragitto.L'arte contrassegnata nei tre punti di sosta e' rappresentata da tre sculture del maestro Niccola Giannoni detto Il Pivino,marmo vuoto e vuoto pieno elevano la curiosita' del viandante e nel micro 3 artisti si propongono in assenza e presenza,vita e morte : Edoardo Viola "Donna in negativo",Ricci di Regno :rose e bitume,Peppoloni:rosex2,Niccola Giannoni...Le tre opere scultoree del maestro Giannoni sono segno forte del valore esoterico della rosa in vestimenta umane .L'opera del maestro Viola suggella il suo addio al mondo 30 anni fa .L'opera di Ricci mostra l'effimero dell'esistenza.l'opera dd Peppoloni mostra la vita della vita.

Place Pigalle


Place Pigalle, inserito originariamente da Spoletoweb.

SABATO 28 APRILE 2007 "PERCORSI DI PITTURA MUSICA E POESIA" A PERUGIA
Stasera micromuseo da Spoleto porta l'allegria dell'arte varia a Perugia in collaborazione con la caffetteria Alberto(c.so Garibaldi Perugia _vicino Univ.Stranieri).Le performance pittoriche sono a cura di Luca Ricci ,la Poesia di Maria Rita Cardarelli mentre la musica vede come protagonisti tre singoli artisti che agiranno in una ,improvvisata sinergia musicale :Valentina Ricci si esibisce senza in suo gruppo storico MMS ,in una serata da solista ,e sara'coadiuvata in modo del tutto improvvisato dalle fantastiche percussioni di Farid (un mito a Perugia) ,
gli altrettanto mitici Place Pigale ,con il loro Garage Rock italo francese,terranno sveglio il centro storico di Perugia fino alla giusta ora...........Alle 18'30 inizia la festa che al mattino del giorno dopo si fermera',per continuare pero'fino alla fine del mese ad essere in progress
per i settori artistici che la caratterizzano:

Si tratta della decima edizione in 9 anni itinerante in Europa :
"Percorsi di Pittura Musica e Poesia" Curatore micromuseo .Luca Ricci e Caffetteria Alberto.
Fine mostra 30 Maggio 2007.
Per info :
info@micromuseo.it
3296128911 Luca Ricci

bastioli


bastioli, inserito originariamente da Spoletoweb.

INAUGURAZIONE NUOVI SPAZI PER MICROMUSEO A SPOLETO VIA DEL MERCATO 13 CON LA PRIMA MOSTRA DEL CICLO"NEMO PROPHETA EST IN PATRIA":SANDRO BASTIOLI

Sabato 31 Marzo 2007 micromuseo riapre i battenti con lo stesso entusiasmo
della prima inaugurazione dei locali di Via del Mercato 21,e con gli stessi scopi che la caratterizzavano:Valorizzare e portare l'arte sul territorio nei suoi innumerevoli aspetti,per violare l'apatia con un po di poesia e magari di allegria.
L'inaugurazione avverra'con una mostra di opere pittoriche dell'artista spoletino Sandro Bastioli ,certamente apprezzato in Italia,ma mai conosciuto come all'estero(Stati Uniti,Germania,Inghilterra Francia)
Lo scrivente parlando con galleristi conosciuti nelle capitali europee,
si e' spesso sentito chiedere informazioni su questo personaggio spoletino ,artista modesto ma conscio del valore della sua opera.Noi riteniamo che egli sia una delle voci piu'significative della pittura
di questa citta' e per questo motivo siamo lieti di proporlo a 100 metri dalla sua galleria di Via Fontesecca,per fare un giusto omaggio alla sua arte.Tutto cio' nonostante la sua personale tecnica ed il suo linguaggio non siano in linea con le tipologie artistiche promosse da micromuseo.
Infatti si abbandona l'astratto e l'informale per ritrovarsi nel rigore di
un modo classico di reinterpretareliperrealismo moderno.
Inaugurazione ore 18.00 Via del Mercato 13.LA CANTINA NOVELLI CI ALLIETERA'
CON DEI ,RARI ORMAI,VINI DELLA SUA CANTINA,DJ ALEX SYDNEY ROME,CI FARA' RILASSARE CON LA SUA MUSICA,E TUTTI I MUSICISTI CHE ABBIAMO INVITATO ,SENZA NOMINARLI,CI AUGURIAMO INTERVENGANO CON LA LORO MUSICA
I PISTACCHI DELL'UZBEKISTAN CE LI OFFRE SPOLETO CAFE'.
LA MOSTRA SARA' APERTA TUTTI I GIORNI DALLE 9.00 ALE 10.00 E DALLE 15.00 ALLE 16.00 E SARA' APERTA SU RICHIESTA AI NUMERI 3296128911 OPPURE info@micromuseo.it Info@lucaricciart.com.

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casbah


casbah, inserito originariamente da Spoletoweb.



14 marzo 2007

0re 19.00

Nei locali

Della Casbah

In Via Ponzianina

Spoleto

amiciban.gif casbah.jpg

3 - 3

Polonia Italia

3 - 3

Luca Ricci di Regno-Beata Watrak

3 – 3

2 artisti a confronto

In un eterno

Pareggio

ORE 19.00

OFFRE VINCENZO…….(*)

1 NOCCIOLINA E 1 CROSTINO

Garrubba MICROMUSEO PORTA L’ARTE IN OSPEDALE


Garrubba, inserito originariamente da Spoletoweb.

MICROMUSEO PORTA L’ARTE IN OSPEDALE

Si inaugura venerdi 2 Marzo 2007 ore 11.30 un originale

sodalizio artistico tra micromuseo (Luca Ricci), Direzione Sanitaria

dell’Ospedale di Spoleto (Dott.Luca Sapori),ed il Resp.Reparto

Medicina intensiv(Dott.NazarenoMiele).
Il padiglione dell’Ospedale ,di terapia intensiva,gia’

trasformato dal suo Primario Dott.Nazareno Miele in luogo

dove il colore e l’arte cercano di dare sollievo alla sofferenza

umana,ospitera' in una zona delimitata del corridoio,singole

opere di arte contemporanea,di artisti importanti ed

“importati”,che si avvicenderanno ,seguendo parzialmente

il calendario degli eventi di micromuseo.IL primo ospite ,

Mario Caio Garrubba noto esponente della fotografia

mondiale con 2 famose opere fotografiche.Seguira’

Piero Gruccione il 3 Aprile 2007 con l’opera “Omaggio a Frederich”.

La collaborazione vuole essere trampolino di iniziative

analoghe che coinvolgano progressivamente tutte le strutture.

Micromuseo invece riaprira' la sua struttura di

Via del Mercato 13 sabato 3 Marzo 2006

VINCENZO SPARAGNA "FALSI DA RIDERE"


VINCENZO SPARAGNA "FALSI DA RIDERE", inserito originariamente da Spoletoweb.

falsi.jpg



micromuseo di Via del Mercato 21 Spoleto presenta :FALSI DA RIDERE di Vincenzo Sparagna;antologia satirica di 20 anni di storia :"Un viaggio insolito nei labirinti politici e culturali di questa nostra epoca ,tanto tragica da essere addirittura comica".

Da giovedi 22 giugno 2006 (ore 18.00 inaugurazione)al 29 giugno.

Saranno presenti l autore Vincenzo Sparagna e numerosi ministri e cittadini di Frigolandia;apertura tutti i giorni 10.00 12.00 /17.00 19.00. ingresso gratuito

Curatore Luca Ricci;

NB I video di micromuseo durante il periodo della mostra saranno interamente dedicati alla produzione filmica e documentaristica

ANDREA SERGI


ANDREA SERGI, inserito originariamente da Spoletoweb.

Domenica 23 aprile alle ore 18.00 micromuseo in via del Mercato 21 a Spoleto,inaugura mostra personale di Andrea Sergi .La mostra denominata
"PICTA" sara' aperta al pubblico fino a 7 maggio 2006 con orari di apertura
11.00--13.00 17.00--20.00.Eventuali aperture fuori orario chiamando 3296128911 curatore mostra Luca Ricci.Si tratta di 15 opere ad olio di vari formati nate anzi create nel 2005 2006.L'artista parmense sara ' presente all'inaugurazione sia per presentare la sua opera artistica (che noi di micromuseo riteniamo importante segno nel panorama internazionale dell'arte contemporanea) sia per parlare della prossima pubblicazione di un suo saggio filosofico sulla coscienza ,sia per chiarire alcuni aspetti
dell'opera poetica "IPNAGOGIE CELESTI" gia' premiata da Sanguineti a Corciano. MICROMUSEO Via del mercato 21 Spoleto 0743 224973 info@micromuseo.it---www.micromuseo.it aperto tutti i giorni tranne lunedi'. www.andreasergi.it

MORENO BIZZARRI


MORENO BIZZARRI, inserito originariamente da Spoletoweb.


SINE NOMINE



Micromuseo presenta “sine nomine”,mostra personale di Moreno Bizzarri .

Vernissage ore 18.00 di domenica 28 maggio 2006 presso micromuseo di via del Mercato 21 a Spoleto.La mostra durera’ 3 settimane ed ogni settimana si dara’ vita a nuove istallazioni e performances dell’artista spoletino.Orario mostra 10.00 alle 13.00 e 16.00 20.00. Ingresso gratuito

L’inaugurazione vedra’la presenza del musicista sassofonista Marcello Bizzarri,che per l’occasione

Ha composto dei testi musicali appositamente per le opere pittoriche esposte.Nell’ambito della stessa mostra il 3 giugno (per la notte bianca di “vini nel mondo”),si esibiranno all’interno del Micromuseo Luca Lazzaretti(musicista jazz.piano-) alternandosi la diciottenne Francesca Pinto con delle composizioni di musica classica.Ospite Vittorio Mariotti per i vini.Curatore Luca Ricci

TESTO CRITICO DI GIANLUIGI SGRO

Pittore e scenografo (classe 55 )ha al suo attivo numerose ed importanti partecipazioni a progetti scenografici teatrali ed eventi di alto profilo;ultimo in ordine di tempo e stato la realizzazione di un

Fondale scenografico di 38 m. x 15 commissionato per le paraolimpiadi di Torino 2006

(progetto Max Fisher).

La sua pittura essendo collaterale all’attivita’principale di scenografo ,si impone come reazione alla progettualita’e alla figurazione,in un totale abbandono di schemi e sovrastrutture del bello.

Totale abbandono alle proprie emozioni ed intuizioni,centralita’ dell’io osservatore.visione prospettica e spiraliforme,segno veloce gestuale ed intuitivo,non mediato,aprogettuale squarci di luce e colore : queste caratteristiche poetiche rendono emozionante e affascinante la sua arte che l’artista definisce nella propria visione dadaista, liberatoria come una scoreggia.

GENS –TESTO CRITICO DI Mario Brunetti

Caro Moreno,

lo sai che c’è chi si sente inadeguato per parlare e chi non sa confrontarsi con sé stesso

e con gli altri, sai che c’è chi non riesce a parlare altre lingue e anche chi non capisce

l’algebra, chi non riesce a vedere differenze politiche tra destra e sinistra e chi aspira ad

essere bello come un attore di fiction, chi impreca sul passato e chi parla e straparla di

politica al bar… c’è gente, forse, che non crede in sé stessa e, quindi, diffida degli altri,

oppure crede troppo in sé e disprezza l’intelligenza altrui, non riesce a vederla o ne diffida.

Gente strana, miope, distratta che odia tutto quello che non capisce.

Poi, e sai anche questo, ti svegli alla mattina e mangi dei cornetti e il pane, come per

miracolo, è fresco, vai al mare e ti aprono l’ombrellone e se entri in un museo hanno

dipinto una deposizione ad olio con tanto di cornice e cartiglio che puoi leggere… compri

un giornale e ti spiegano questo e quello, scopri persone che ti rispettano e magari ti

amano… anche a dispetto di tutto e tutti. Anche i tuoi amici dicono che sei bravo, tua

madre ci crede o fa finta…

(Inizio Flash back)

Mattino. Nella sua cameretta un ragazzino sta sognando. Nella piccola cucina attigua

il padre e la madre compiono i gesti quotidiani dell’alba: caffe e poche parole. Il padre

si accinge a partire col suo camion… il ragazzino, in preda ai sogni, vede una grossa

pantera rosa col suo bastone da passeggio e un ragazzo che osserva la scena dal portico

del duomo e fuma…

(Fine Flash back)

I tuoi vecchi amici dicono che sei bravo, io dico che sei un vecchio amico; e poi “bravo”

è un concetto che merita l’attenzione di tutta una vita, e una vita forse non basta se, per

assurdo, viene vissuta tutta a disegnare…

m.b.

martedì 10 novembre 2009

Museo Giudaico Berlino

vedi qui il link alle galleria:
http://www.flickr.com/photos/spoletonline/sets/72157604744085150/