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sabato 9 ottobre 2010

“MICROCOSMI - Del Quadrato Nero” dell’artista teramana Gabriella Fabbri .

“MICROCOSMI - Del Quadrato Nero” dell’artista teramana Gabriella Fabbri .



Il giorno 9 ottobre 2010 alle ore 17,30 presso la Galleria “La Bottega dell’Arte” di Spoleto sarà presentata a cura di Maria Cristina Ricciardi la mostra personale “MICROCOSMI - Del Quadrato Nero” dell’artista teramana Gabriella Fabbri .





L’esposizione riguarderà una sola sezione di un lavoro molto più ampio e complesso dal titolo “Giochi Cosmici” e precisamente quella che potrebbe essere definita “MICROCOSMI - Del quadrato Nero” dal momento che tutte le sessanta tele, esposte singolarmente o riunite in composizioni di sette o nove tele di varie dimensioni e colori, ne presentano uno, come simbolo della potenzialità creativa dell’esistenza. I Microcosmi, infatti, scaturiscono da una visione lenticolare della realtà che, mostrando la sua struttura vibrazionale lascia emergere tutto ciò che nella grandezza macroscopica non sarebbe possibile cogliere e mettere a fuoco. Le opere, realizzate in forma quadrata, in dimensioni e colori diversi, vanno a costituire un unicum dal momento che il quadrato nero diventa sfondo da cui esse sembrano emergere; inoltre sono in relazione tra di loro, sia nelle proporzioni, sia nella varietà delle gamme cromatiche, che dai colori primari si estendono ai complementari, ai ternari, ai tonali in una miriade di sfumature e possibili combinazioni, esprimendo l’incessante e multiforme fluire dell’esistenza. L’intensità della vibrazione materica sottolinea il processo creativo, dando al colore forza e spessore.




I Microcosmi-Sequenze di Gabriella Fabbri

Dopo la recente personale, tenuta a Palazzo Cerulli, Gabriella Fabbri torna ad esporre a Teramo, nel suggestivo spazio di Santa Maria a Bitetto, oggi auditorium cittadino. A questo importante ciclo di lavori, presentato nella primavera 2009, denominato “Microcosmi” ed incentrato sui significati di un partecipato universo e di una spazialità fisica connessa alla geometria del colore, segue oggi un ulteriore ragionamento - anticipazione di una prossima più ampia progettualità - in cui ella torna a rendere visibile, attraverso la costruzione pittorico-oggettuale, la propria linea di connessione tra pensiero estetico e pensiero scientifico. Trova qui il suo seguito quella riflessione, da lei già avviata, che pone ogni singolo dipinto come elemento, parziale ma al tempo stesso costitutivo, di una totalità vasta ed imponderabile. “Microcosmi Sequenze” è il titolo di questa ultima stagione, così didascalica da appuntarsi in una serie di passaggi progressivi, articolati in due sequenze di tre trittici ciascuno, ed in una di tre dittici. Ogni successione vive la doppia condizione di opera compiuta e di elemento funzionale alla concatenazione, sintetizzando, sul piano di un minimalismo installativo di matrice neoconcettuale, che risponde alle complesse sollecitazioni offerte dalla meccanica quantistica, le logiche di quel cambiamento che intercorre nei diversi stadi delle sequenze proposte, e dei nuovi rapporti formali, cromatici e luministici, che da questo si generano. Di nuovo il confronto con la territorialità misteriosa, sconfinata e affascinante, abitata dalle sole esperienze che Arte e Scienza sanno mostrarci nella pratica dell’esercizio intuitivo e della libera conoscenza.
Il lavoro di Gabriella Fabbri si pone, dunque, come strumento di sensibile registrazione, di quei nessi sempre sorprendenti che contraddistinguono la sua analisi estetica di sentita ed umana partecipazione alle multiformi dinamiche che ci contengono e di cui ogni individuo reca traccia, nel cammino a cui siamo incessantemente sottoposti, nei mutamenti che intercorrono e nei significati che, giorno dopo giorno, impariamo a dare alle cose.

Maria Cristina Ricciardi











giovedì 7 ottobre 2010

notte bianca al micromuseo giugno 2007

Dalle 20.00 ale 3.30, piu' di 7 ore di concerto ininterrotto, in un alternarsi continuo di stili ed artisti diversi. Piu' di venti musicisti sono accorsi al richiamo di micro e centinaia di visitatori si sono fermati, anche sotto la pioggia intermittente a nutrirsi di note e vino. "U Gattu"da Preci -------------------------------------------------------------------------------- showman improvvisato, ha calcato le scene come musicista pluristrumentista e sex symbol della serata; I Place Pigalle con il loro Garage Rock hanno infervorato gli astanti con la loro coinvolgente musica e simpatia, Ruggero Corinti alla batteria e i suoi compagni alla chitarra e al basso hanno dato prova di un tecnicismo sorprendente e di un ottima capacita improvvisativa, quando si sono uniti alle performance jazzistiche di Luca Zazzaretti (piano) e Alescio Natalia (voce); dulcis in fundo l'arrivo di Marcello Bizarri che con la sua poledricita'musicale, ha saputo seguire le tracce rock e Blues nella piu'totale improvvisazione. Grande assente della serata Valentina Ricci che era impegnata in un concerto durato piu' del previsto. Citiamo anche l'intervento di Franco al basso ed il famoso opinionista Mariottini alla chitarra. Una notte di magia che chi c'era non dimentichera' «

mercoledì 6 ottobre 2010

Robert Neal "Il commiato" istallazione

Robert Neal "Il commiato" istallazione



Studio d'Arte Libertà (Spoleto, Via Brignone 2) presenta 'Il Commiato', un'installazione dell'artista Robert Neal. Prima apertura, domenica, 3 ottobre, 16.00-19.30. Poi aperto giovedi, venerdi, sabato, 11.30-13.00 e 17.00-19.00, fin al 23 ottobre.





Al centro di questa installazione (dipinto, fotografia, testo) si trova la strofa finale, il congedo o commiato, della Canzone (Donna me prega ...) di Guido Cavalcanti, un capolavoro del Duecento, molto ammirato nel Novecento dal poeta americano, Ezra Pound. Il 'rilascio' dal poeta di sua poesia, come descrive il congedo di Cavalcanti, ha suggito a Robert Neal il volo d'un uccello canoro. In contrasto con questa immagine di libertà c'è filo spinato, un simbolo di prigonia. Benchè questo riferimento non sia specifico, evoca la detenzione di Pound in 1945 dalle autorità americane in una 'gabbia' vicino a Pisa.


Riguardo all'artista: Dopo una carriera finanziaria nella Città di Londra, Robert Neal ha immatricolato a Chelsea School of Art, dove (nell'anno 2000) si è laureato in belle arte con la lode. Successivamente, al'University of Essex, ha realizzato un dottorato di ricerca (Ph.D) nella storia e teoria d'arte. Adesso, continua a fare ricerca e scrivere su estetica filosofica, oltre a creare e mostrare lavori artistichi. Vive nella campagna di Northamptonshire, Inghilterra, e resta frequentamente a Spoleto. [contatto: rjmneal@talk21.com]


Studio d'Arte Libertà
06049 Spoleto, Via Brignone 2



1 ottobre 2010