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domenica 22 novembre 2009

Omaggio a De Gregorio


Omaggio a De Gregorio, inserito originariamente da Spoletoweb.

Omaggio a De Gregorio



Omaggio a Giuseppe De Gregorio a cura di micromuseo e Italian Art Promotion
di lr



Nelle sale espositive del Comune di Spello,città sensibile al bello ed alla cultura che da sempre affianca alla bellezza della natura l'amore per l'arte, Natura e




Storia si incrociano e si danno incontro, nel luogo dello spazio tempo operato dall'arte. Arte come corpo unificante dalla astrazione e della concretezza, della Natura e della Storia, come voce che canta l'antico ed il futuro.Il tema della mostra vuole porre l'attenzione sul costante dialogo tra Natura e Storia.La Natura quale suggerimento e pretesto per raccontare l'eco dell'Antica Madre, genitrice di storie iconografiche e di valori iconologici e la Storia come un racconto che non termina nella varietà delle situazioni ribadendo se stessa nella origine dei miti.


Otto artisti, provenienti da varie regioni d'Italia, accuratamente selezionati sulla base della rappresentatività del loro lavoro, sono stati invitati ad esporre alcune opere legate all'argomento prescelto,"Dialogo tra Natura e Storia", che vuole essere anche un omaggio alla memoria del maestro spoletino Giuseppe De Gregorio.La presenza dell'opera di Giuseppe De Gregorio all'interno della mostra è testimonianza del ricordo, un segno della stima e dell'amicizia che ci ha uniti fino dal primo incontro e soprattutto un'ulteriore opportunità di "dialogo" perché Giuseppe De Gregorio,artista di spiccata personalità e creatività ,viveva nel grande desiderio che la pittura fosse emozione della Storia e della Natura.


Gli autori riflettono nelle loro tematiche taluni aspetti del loro archivio mnemonico , nonché le acquisizioni derivate da specifici strumenti culturali o mediate da prolungati rapporti con diversi contesti culturali e linguistici.Il confronto con realtà diverse, l'evolversi degli aspetti professionali o le personali vicende, sono stati per cosi' dire "metabolizzati" e mutati successivamente nelle loro esperienze artistiche.Il panorama iconografico sarà quindi molto vario, ma allo stesso tempo compatto per la volontà di portare in scena le nuove geografie del disagio, i luoghi delle odierne inquietudini, un mondo di paesaggi, corpi, animali come realtà in mutamento.Se" l'arte è l'occhio del mondo", con la mostra di Spello, stiamo dialogando con la natura, con l'uomo, con l'occhio di colui che sa vedere e pensare.


Sede: SPELLO - Palazzo Comunale piazza Garibaldi- Sale espositive piano secondo.


Periodo: dal 2 al 30 agosto 2008


Autori: MASSIMO DE CRESCENZO- Camogli ROBERTO TASSAN LUGREZIN-Venezia LUCA RICCI-Spoleto FRANCESCA GAISINA-Arezzo JOANNA STYS-Arezzo GRAZIELLA GHIORI-Isola D'Elba


LEONARDO MARTELLUCCI-Terni BIANCA MARIA SPIRONELLO-Roma.


Patrocini: Comune di Spello (PG)


Curatori: Italian Art Promotion e Micromuseo di Spoleto


Testi: Maria Laura Coletti


Orario: 10.30/13-15.30/18.30


Giorni di apertura: venerdi-sabato-domenica


Ingresso gratuito


INAUGURAZIONE SABATO 2 AGOSTO 2008 ORE 18 - segue COCKTAIL


Maria Laura Coletti


3396126032@tim.it


3315385083


Residenza Collicola"La canonica"Uncinano, 14


06049 Spoleto (PG)





Luca Ricci


info@lucaricciart.com


3342802528


micromuseo Via del Mercato 13


06049 Spoleto


PROFILI DEGLI ARTISTI


NOTE CRITICHE ARTISTI- DIALOGO TRA NATURA E STORIA- SPELLO 2 AGOSTO 2008



GRAZIELLA GHIORI


Bucine (Ar) 1945 -vive e lavora tra Arezzo e L'isola D'Elba.


L'artista opera sul filone figurativo realista ed è aperta a tutte le stilistiche possibili che il suo istinto le detta nello sfruttare al massimo le capacità poliedriche di una espressione che ha un solo fine: quello di una fedeltà al reale interpretato da un animo sensibile al recupero di una figuratività poetica carica di umori moderni ma legata all'essere indefettibile della bellezza senza tempo.


Nello stile della Ghiori la maestria del fare verosimile tende a comunicare l'incanto di un luogo, d'una situazione,d'un tratto psicologico:un dialogo continuo tra pensieri ed emozioni, tra forma e materia pittorica che si fondono per rendere una pittura carica di accenti romantici.


Il suo lavoro si offre come la volontà di appropriarsi attraverso la rappresentazione del mondo circostante: paesaggi e nature morte dove è sempre presente una commozione serena che è connaturata alla personalità dell'artista e ne costituisce il carattere costante.



JOANNA STYS


Polonia 1975 vive e lavora a Civitella in Val di Chiana (Ar)


I temi desunti dall'osservazione quotidiana in cui si colloca la produzione più tipica e conosciuta di Joana Stys, narrano un mondo disincantato, che interpreta il soggetto in modo umano e sentimentale, con una tavolozza semplice e delicata.


In tutte le tele domina un colorismo sapiente, una struttura compositiva limpida e lineare, coerente nella sua unità interna dove velature e trasparenze, luci e ombre restituiscono la sorpresa fantastica del mondo naturale.


I quadri che l'artista espone nella mostra "Dialogo tra Natura e Storia" di Spello, ricchi di una briosa spontaneità, di tenere vibrazioni, di discrete effusioni cromatiche, testimoniano di un lavoro orientato bene e che può riservare sviluppi importanti, se condotto con rigore e sentito come alimento poetico della vita.



FRANCESCA GAISINA


Uzbekistan vive e lavora ad Arezzo


Le opere di Francesca Gaisina si presentano come un gorgo di materia, di forme e di colori che ruotano attorno ad una composizione figurativa; indugiando sul piacere della materia e del colore creando una atmosfera emozionale che avvolge l'elemento figurativo.


Tematica e tecnica possono sembrare consuete ma sono dosate e filtrate, originali l'una e l'altra perché l'artista conserva intatti in un angolo della sua memoria e del suo cuore il clima ed il colore della sua terra d'origine.


Apparentemente l'impianto sembra impressionistico, in realtà la visione è risolta per masse tonali costruttive , se mai più vicine alla pittura "fauve.


Accordando cultura e temperamento,la giovane artista di origine uzbeka, rivolge nelle sue opere l'attenzione al colore ed al


tono in quanto forme e strutture del quadro, concepito non come specchio di una realtà esterna ma come realtà in sé, come pittura-natura.



LEONARDO MARTELLUCCI


Terni


L'opera di Martellucci si configura su un vocabolario espressivo fortemente caratterizzato dalla netta predominanza del colore/volume e tale da dare forma ad un racconto dal quale sono banditi compiacimenti o cadute di tensione.


I temi, i colori, Martellucci non li cerca. Semplicemente sono davanti a sé, sono il suo stesso mondo, quel mondo che lo circonda, che il suo spirito sempre aperto e disponibile incontra.


La sua pittura memore dell'Action Painting, esalta i colori come simbolici araldi della vita e della morte. Essi colpiscono la nostra mente, sono coinvolgenti ed hanno un valore psicologico che spinge alla vita, all'estasi; una sensibilità poetica capace di cogliere tutte le tracce esistenziali che il caso regala ma anche di ergersi a creatività diffusa, utopica.



ROBERTO TASSAN LUGREZIN


Venezia


Disponibili ogni giorno, incorniciati da campagne pubblicitarie e spesso dimenticati, i giornali ci seguono ovunque, instaurano con noi un contatto fisico ed emotivo.


L'esigenza di intervenire artisticamente mi ha spinto a cercare un mezzo idoneo ad incanalare il flusso di informazioni ed immagini che giornalmente passano sui quotidiani.


La carta di giornale e la plastica adesiva sono materiali semplici e largamente diffusi, adatti a realizzare opere, la cui tecnica consiste nello scorticare la superfice del giornale con il nastro adesivo. Ho scelto il termini"Strapping" per denominare quest'azione che unisce materia e gesto.......



MASSIMO DE CRESCENZO


Camogli


Attraverso la manipolazione di materie prime naturali, la successiva riorganizzazione e la significativa ridisposizione dei residui, Massimo De Crescenzo arriva ad un elaborato formale in cui alla fine tutto si salda all'autonomia dell'opera.


La rappresentazione della natura non è semplice ricostruzione, ma complessa fertilità, equilibrio della memoria tra simboli di diverse realtà capace di sollecitare un transito della fantasia che rimbalza tra le varie forme di una diversa nozione, una profondità di nessi che oltrepassa la pura evidenza dei materiali e precipita esotericamente nel profondo.


Recupero di una figurazione di valenze mitico-primitivistiche.


Proiezione frantumata che raccoglie dentro di sé testimonianze della natura e della memoria, della storia esterna e di quella interna del soggetto. Qui viaggia lo sguardo e la psiche, il tatto e la memoria, l'evidenza e l'invisibile, in un intreccio capace di approdare a quella unità antropologica generalmente negata alla percezione di un quotidiano elementare.


L'opera è poesia e si tratta sicuramente di poesia impegnata.





BIANCA MARIA SPIRONELLO


Roma, dove vive e lavora. Itinerario artistico: fotografia, pittura, poesia." Le proposte attuate con le immagini, vanno oltre il tangibile, anche se il lavoro effettuato si basa senza manipolazioni sul fruibile quotidiano. Le indagini sono motivate da un "percorso mentale"attuato sulle metamorfosi.I muri, l'acqua, le foglie, le reti sono filtrate dall'emozione che solo dietro l'obiettivo possono vivere e fermare nel fotogramma. Come di lei ha detto Elio Pecora: il suo è "l'occhio di una compagna di viaggio, di una testimone attenta, che sceglie, esplora, ferma, ma soprattutto s'incanta. E l'avventura dell'occhio continua". Come asserisce Giancarlo Consonni " attimo ed infinito si toccano".



LUCA RICCI


Spoleto


Si esprime sia tramite interventi pittorici sulla materia da lui modellata sia ricalcando con il colore ricordi ancestrali dell'uomo oggetto/ soggetto, osservato/ osservatore.


Il cromatismo non è solo un esercizio di stile ma è espressione del dolore e del disagio di questa umanità alla quale spesso ci si vergogna di appartenere.


Evocazione poetica, allusione ironica e tensione sociologica, concorrono a costituire e a fondare, attraverso la pratica dell'arte che è sempre comunicazione, uno spazio di contro-realtà che si oppone alla negatività della vita quotidiana.


Attraverso tematiche -di sottile provocazione politica - impiegate talora come metafore sociologiche del comportamento umano, elabora astrazioni visive ed atmosfere di suggestiva informalità.


catalogo biennale:

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